Il
libro
Prendi
l’estate italiana, insopportabilmente calda, silenziosa, carica di energia;
unisci la forza e l’originalità di venti giovani autori under40, scritture
sferzanti come lamine di ghiaccio, linguaggi sperimentali, carattere deciso e
anticonformista; una prefazione-trailer “composta” da Davide Sapienza; agita
il tutto e spruzza. Otterrai un cocktail estivo in grado di evocare le emozioni
più nascoste, di raccontare estati inedite, dove ogni cosa può accadere. Sullo
sfondo la vacanza, la città, l’aspettativa, il calore, il mare, la paura, la
casualità, l’incubo, il sogno, l’ironia, l’amore nelle nostre stagioni
estive.
Il
fico d’India è un frutto estivo dal cuore dolce e succoso, ma dalla buccia
irta di spine acuminate. Così sono queste scritture: da assaporare con gusto,
consapevoli di potersi fare male.
La
citazione (dalla quarta di copertina)
“Un paese vecchio, il
nostro. Con l’età media più alta del mondo, dicono. Perfino l’icona
massima del rock’n’roll nazionale ha superato i 50 da un pezzo. Eppure in
quest’Italia che sonnecchia, alle porte di un Alzheimer senza ritorno, si
trovano tracce di vita. Semi di fico d’India pronti a germogliare, nella
prossima estate rovente, tra un mojito ghiacciato, lunghi baci da spiaggia, un
frontale su una statale e tormentoni appiccicaticci da dimenticare al primo
freddo. Parole che testimoniano di un fermento brulicante e talentuoso, che ci
autorizza a sperare. Una raccolta vibrante, sincopata, sorprendente. Come tutte
le cose vive.”
Stefano
Sardo (cantante dei Mambassa, scrittore)
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